PDDM Italia: Sr. M. Amata Antonini

Nazione di nascita: Italia
+ 29/07/2021 Sanfrè

Carissime Sorelle,
Oggi, 29 luglio 2021, nella memoria liturgica dei Santi Marta, Maria e Lazzaro, di Betania e amici del Signore Gesù, alle ore 10.30, nella comunità DM di Sanfré (CN – Italia) ha concluso il suo pellegrinaggio terreno la nostra sorella

SR.M. AMATA – ANITA ANTONINI
nata il 13 ottobre 1923 a Leggiuno (VA – Italia).

Ad una settimana dalla nascita, in giorno di sabato, il 20 ottobre, sotto la protezione della Madre di Dio, la neonata viene portata al Fonte battesimale e riceve il nome di Anita Carla. Nella medesima parrocchia riceverà gli altri sacramenti dell’Iniziazione cristiana e da questa comunità parrocchiale partirà, poco più che vent’enne, per entrare tra le Pie Discepole del Divin Maestro ad Alba, il 16 luglio 1945, nella festa della Beata Vergine del Carmelo.
Negli anni della prima formazione vive, con tutte la comunità delle Pie Discepole, il travagliato periodo della “morte dell’Istituto” con l’allontanamento di Madre Scolastica Rivata a guida delle sorelle e la rinascita gioiosa nell’approvazione diocesana dell’Istituto. Le cronache del tempo raccontano: «Oggi, 3 aprile 1947, si è celebrato nella cappella del Noviziato (Alba) il rito di ammissione al noviziato. Funzionò il Rev.mo Sig. Maestro Teologo Giaccardo il quale aveva pure precedentemente esami-nato le Sorelle ammesse. Accolse le novizie la Madre Maestra Maria Lucia Ricci, Superiora Generale delle Pie Discepole del Divin Maestro, oggi canonicamente costituita». Le giovani ammesse al noviziato sono trentuno: tra queste c’è Anita.
Il 4 aprile 1948 emette la Professione religiosa ad Alba, nella Casa Madre delle Pie Discepole, e riceve il nome di Sr. M. Amata, in ricordo del comandamento dell’amore consegnato dal Divin Maestro nel Giovedì Santo. Il 4 aprile 1953, nella medesima comunità, emette i Voti perpetui.
Per il profondo amore alla sua vocazione di Pia Discepola del Divin Maestro da cui è animata, unito ad un forte senso di responsabilità e di sacrificio, alcuni anni dopo la Professione perpetua le affidano già compiti di responsabilità nei confronti delle giovani in formazione: dal 1950 al 1957 è assistente ad Alba e poi a Roma, affiancando la maestra di noviziato.

Nel 1957 – 1958 a Genova collabora agli inizi della comunità e del Centro di Apostolato Liturgico e in seguito, fino al 1961, è nominata superiora della comunità DM a Cinisello Balsamo (MI). Ed è qui che la raggiunge la chiamata missionaria verso l’India: il 1° settembre 1961 raggiunge Mumbai. E vi rimarrà fino al 25 giugno 1993 ricoprendo per molti anni incarichi di formazione e di responsabilità istituzionale. Per diversi anni è superiora locale a Mumbai (1961 – 1969), poi superiora regionale (1969 – 1982) e contemporaneamente, fino al 1986, è maestra di noviziato. In seguito continua a dare il suo contributo di saggezza e di amore alla vocazione come consigliera e segretaria regionale (1982 – 1986). Quindi dal 1986 al 1993, coordina la comunità DM
di New Delhi come superiora locale.
Al suo rientro in Italia per alcuni anni (1993 – 2006) è in Casa generalizia dove svolge il servizio di portinaia e centralinista, con amabile discrezione e precisione.
In seguito è trasferita nella comunità DM a Cinisello Balsamo per favorirle l’avvicinamento all’unica sorella ormai anziana: qui continua il servizio nella portineria secondo le sue forze fisiche, ma sostiene con la preghiera di adorazione e la sofferenza qualsiasi forma di apostolato delle sorelle e dei fratelli paolini.
La malattia la costringe progressivamente all’indebolimento ma non perde mai il sorriso e lo sguardo profondo del suo animo vivamente missionario. Dal 2015 è trasferita a Sanfré, nella comunità meglio attrezzata per l’assistenza sanitaria e qui, sazia di anni e di esperienza di Dio, si è spenta oggi accompagnata dalla preghiera e dalla cura delle sorelle.
Sono numerose le testimonianze giunte dalla Provincia India, a manifestazione della gratitudine e della stima nei suoi confronti: è il ricordo della matriarca che ha donato generosamente il meglio di sé facendosi tutta a tutte, nella generosità incondizionata.
Di lei hanno scritto: «Quando sono entrata in convento Madre Amata era l’unica Superiora e Formatrice della Regione indiana, come eravamo allora. La ammiravo per la sua intelligenza con la quale guidava le nostre comunità. Sembrava che fosse una Madre severa, ma il suo approccio era molto gentile. La apprezzavo perché essendo nata in Italia, non solo ha imparato la lingua inglese ma l’ha imparata bene. Inoltre gestiva anche altre lingue locali, in particolare l’hindi. Non perdeva tempo, e anche a noi insegnava a fare lo stesso, cioè ad usare ogni minuto per aggiornarci, come lei faceva per imparare la lingua. Voleva che capissimo le cose e non solo che recitassimo a memoria gli articoli delle Costituzioni. All’inizio della nostra presenza in India, lei
ha lavorato molto per far crescere la nostra Provincia: ha dato la vita per noi. Aveva molte qualità. Per citarne solo alcune: l’amore sacrificale e la resistenza, la sua forza d’animo, il suo coraggio e la sua lungimiranza. Ringraziamo la nostra cara Madre per aver guidato la nostra Provincia per molti anni. Il Signore la ricompensi con il premio eterno» (Sr. M. Celine Cunha, superiora provinciale).
Altre sorelle testimoniano di lei: «Mi ha aiutato e guidato non tanto con le parole ma con l’esempio. Non potrò mai ringraziarla abbastanza per tutto quello che ha fatto per me, per quello che è stata per me”. “Nessuno può dimenticare il suo amore e il suo affetto per ciascuna di noi. Ha dato una buona base, così che oggi possiamo stare tutti in piedi… Aveva un vero gusto per l’arte e l’architettura, aveva una creatività meravigliosa…. Era una persona così spirituale, questo è ciò che abbiamo assimilato da lei». «In effetti è stata una persona di visione e missione. Siamo molto grate a Dio per questo bel dono mentre partecipiamo e nutriamo la nostra vocazione come pddm nel suolo indiano». «Madre Amata era obbediente e fedele a tutti gli incarichi e doveri. Era una buona insegnante per tutti. Umile, laboriosa e sempre sorridente. Ha unito tutti ed è stata molto premurosa e amorevole con tutti. Ci ha insegnato a pregare e a confida-re nella Provvidenza. Era una persona amorevole e premurosa come maestra delle novizie. Era una donna di profonda fede e preghiera. La sua semplicità e il suo distacco dal mondo, dalle cose di famiglia e dalle persone erano evidenti a tutte». Chi l’ha conosciuta più da vicino testimonia ancora: è stata una Pia discepola che parlava poco ma operava molto! Una di quelle persone che sapeva andare dritta allo scopo, alla mèta; unitissima alle superiore, fedelissima allo spirito della Congregazione, di preghiera e di grande spirito di sacrificio.
La famiglia di Betania, nella cui casa Gesù Maestro ha trovato accoglienza e consola-zione, oggi ha introdotto questa discepola del Divin Maestro al cospetto di Dio. Amiamo pensare che con questo patrocinio Madre Amata sia ammessa a godere la gioia senza fine. E le chiediamo di continuare ad intercedere per le formatrici ottenendo il dono della saggezza evangelica e della credibilità; per la prossima celebrazione del Consiglio di Istituto e, in particolare, per la Provincia India, dove ha servito con gioia e generosità per l’avvento del Regno di Dio.


ITENESFR