FSP Italia: Sr M. Elisabetta Riboni

Nazione di nascita: Italia
+ 15/11/2021 Alba DP

Carissimi,

con profonda commozione vi comunichiamo che alle ore 16,30, presso l’Ospedale di Verduno (CN), il Padre misericordioso ha chiamato a sé una fervente missionaria paolina

RIBONI TERESA sr MARIA ELISABETTA
nata a Offanengo (Cremona) il 10 giugno 1931

Entrò in congregazione ad Alba, il 16 marzo 1954. Dopo alcuni anni di formazione visse a Roma il noviziato che concluse, con la prima professione, il 30 giugno 1957. Da giovane professa, ebbe la possibilità di alcune forti esperienze apostoliche nelle comunità di Siena e Arezzo e dopo la professione perpetua, emessa nel 1962, si inserì per qualche tempo presso il Centro “Altre Edizioni” di Roma e nella libreria di Ravenna. Era ormai pronta per il grande salto nella fede che l’avrebbe portata nelle Filippine ma con destinazione un paese quasi totalmente musulmano, il Pakistan.

L’Arcivescovo di Karachi aveva infatti chiesto con insistenza, a Maestra Tecla, ancora nella prima sessione del Concilio Vaticano II, la presenza delle Figlie di San Paolo per svolgervi l’apostolato e assumere la responsabilità della tipografia. Maestra Tecla, già ammalata, affidò a M. Ignazia Balla, allora Vicaria generale, l’incarico di studiare la proposta dicendosi ben lieta di procedere a questa apertura. Sorsero difficoltà che sembravano insormontabili, da parte del governo pakistano e delle nuove leggi circa l’immigrazione. Finalmente il 15 agosto 1965, sr Elisabetta insieme ad altre due sorelle giungeva nella capitale, a Karachi, una delle città più popolose del mondo. Dopo un primo impegno nella tipografia diocesana, presto concluso, le sorelle iniziarono l’apostolato diffusivo nelle famiglie e nelle scuole di lingua inglese mentre studiavano l’urdu, la lingua nazionale. Si avviava così, per sr Elisabetta un’avventura missionaria davvero inedita, in una cultura molto varia e sconosciuta, dove offerse giorno dopo giorno e per oltre cinquant’anni, la vita.

Visse dapprima a Karachi dove fu più volte superiora locale e incaricata della libreria. Nel 1983, con la costituzione della nuova delegazione pakistana, venne nominata superiora di Lahore, economa di delegazione ed economa di comunità. Ebbe poi la gioia di fare ritorno a Karachi ma ancora con il compito di vice delegata, consigliera per l’ambito economico e superiora di comunità. Superiora, economa di delegazione, economa di comunità, responsabile della libreria, sono state le mansioni che sr Elisabetta ha svolto senza sosta, con grande sapienza e amore, alternativamente nelle comunità di Lahore o di Karachi. Era un’economa che fondava tutta l’attività e tutte le risorse sulla provvidenza divina. Davvero la fede di sr Elisabetta era grande e molto concreta, una fede che cercava di trasmettere con forza alle giovani sorelle pakistane sollecitandole alla povertà, alla sobrietà di vita, alla fiducia nel Signore. Anche le solide costruzioni che a mano a mano si innalzavano, erano fondate sulla provvidenza, sulla certezza che il Padre non avrebbe fatto mancare gli aiuti necessari a quelle sorelle che vivevano con grande convinzione, nello spirito del patto. Sr Elisabetta andava fiera soprattutto della casa di formazione che aveva seguito in tutti i particolari. L’aveva voluta solida, spaziosa, pronta per accogliere molte giovani candidate, futuro dell’evangelizzazione in quella terra.

Nell’anno 2017, il Signore la chiamò a fare un altro salto nella fede: il rientro definitivo in Italia lasciando ad altre mani l’amministrazione e la sua amata delegazione. Dapprima venne accolta a Udine ma ben presto dovette inserirsi nella comunità di Alba anche considerando la salute che andava peggiorando. Ma fino alla fine sr Elisabetta aveva un solo pensiero, un solo desiderio, una sola offerta: la missione paolina in Pakistan, le vocazioni autoctone e la loro formazione. Seguiva con gioia i progressi che le sorelle andavano facendo e per tutto offriva e soffriva.

La visita del Signore è giunta inaspettata: circa una settimana fa, un serio problema respiratorio ne ha suggerito il ricovero presso l’Ospedale di Verduno (CN). La situazione è apparsa subito molto grave ma, pienamente cosciente, sr Elisabetta ha avuto ancora il conforto della visita dei fratelli, uno dei quali Missionario della Consolata. E ha avuto la gioia di dare l’ultimo saluto alle sorelle della comunità. Ormai tutto era pronto per le nozze, per ricevere il premio riservato ai buoni apostoli e vivere per sempre nella gioia dei santi.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 15 novembre 2021


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