FSP Giappone: Sr Maria Giustina Ishii

Nazione di nascita: Giappone
+ 27/02/2022 Nakai-machi (Prefettura di Kanagawa, Giappone)

Carissimi,

ci giunge la notizia che ieri, nell’Ottava Domenica del Tempo Ordinario, alle ore 14,55 (ora locale), nella struttura per anziani Nakai Fujishiro-En in Nakai-machi (Prefettura di Kanagawa, Giappone), il Padre buono ha attirato a sé la nostra sorella

ISHII ASAKO sr MARIA GIUSTINA
nata a Fukushima (Sendai, Giappone) il 29 settembre 1929

Aveva conosciuto le Figlie di San Paolo durante una loro visita nella sua famiglia. Da quelle sorelle, giunte da poco in Giappone, aveva acquistato la Bibbia e un opuscolo dal titolo Abbiate speranza, il cui contenuto la colpì talmente da farsene lei stessa promotrice presso le persone amiche. Impressionata dalla “propaganda”, scoperse presto che quella era la sua strada. Entrò in congregazione nella casa di Tokyo, il 14 agosto 1952, proprio nel giorno del suo battesimo.

La Prima Maestra Tecla, in occasione della sua seconda visita in Giappone, scriveva nel 1953: «Ho trovato qui una gioventù molto brava. Sono oltre 60 tra italiane e giapponesi… Qui si vede in tutto, in ogni momento la mano di Dio; qui belle vocazioni cresciute nel paganesimo e ora assetate di bene; qui una bella cappella devota; le Figlie giapponesi cantano così bene che incantano».

In questo clima di fervore, sr Giustina visse la formazione iniziale e il noviziato che concluse, con la prima professione, l’8 dicembre 1956, solennità dell’Immacolata Concezione. Subito dopo venne inviata a Osaka per dedicarsi alla diffusione nelle famiglie e alla ricerca di pubblicità per la rivista Akebono, oggetto dei pensieri, dei discorsi, delle preghiere di tutta la giovane comunità. Amava moltissimo la visita alle singole famiglie ma accolse con gioia l’orientamento del Fondatore verso una diffusione meglio organizzata, orientata a istituti e collettività.

Nel 1961, dopo un periodo di preparazione, emise a Tokyo la professione perpetua e riprese poi la diffusione nelle comunità di Nagoya e Tokyo impegnandosi, con molto zelo e creatività, nell’organizzazione delle “Giornate della buona stampa”, proposte nelle scuole pubbliche con la collaborazione di insegnanti e presidi. Per qualche anno si dedicò alla gestione della piccola libreria “St. Paul Corner”, collocata in un famoso “Grande magazzino” di Tokyo e, dopo una parentesi come cuoca, riprese la “propaganda” nelle città di Hiroshima, Osaka, Nagasaki. Si dedicava con entusiasmo e amore specialmente nella visita alle parrocchie dove aveva l’occasione d’incontrare i fedeli e di orientare al battesimo quanti erano alla ricerca di Dio. Il suo fervore e la sua socievolezza facevano breccia nel cuore di molti.

Sr Giustina era stata colpita dalle parole del Fondatore che invitava i suoi figli e le sue figlie a nutrirsi della Parola e dell’Eucaristia e, fin dal tempo del discernimento vocazionale, si era appassionata nella lettura e assimilazione delle lettere di san Paolo. Soprattutto due espressioni paoline avevano toccato la sua vita: «Cristo non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il vangelo» (1Cor 1,17), «Noi predichiamo Cristo crocifisso» (1Cor 1,23). Ne traeva conclusioni molto concrete che l’aiutavano a superare le difficoltà che andava incontrando. Diceva: «Poiché predico Cristo crocifisso, anche se devo soffrire, non posso scendere dalla croce…». Aveva una profonda venerazione per la Parola di Dio e cercava in tutti i modi di non appoggiare a terra le borse contenenti le Bibbie… dalle sorelle missionarie aveva appreso che erano cosa sacra. Serbava molta riconoscenza per le sorelle della prima ora (specialmente sr Giustina Rossi) che le avevano insegnato non solo la tecnica ma lo spirito della missione.

Dall’anno 2013 al 2019, nella casa di Fukuoka si prestò nei vari servizi comunitari mentre c’erano già le avvisaglie del morbo di alzheimer che dal 2019 la costrinse a rientrare a Tokyo per venire accolta in strutture adatte. A questa cara sorella affidiamo la diffusione della Parola perché corra e, in questo mondo sofferente, porti pace, consolazione, speranza.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 28 febbraio 2022


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