FSP Italia: Sr M. Bianca Marcon

Nazione di nascita: Italia
+ 28/02/2022 Treviso

Carissimi,

alle ore 17,20, nell’Unità Coronarica del reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale “Ca’ Foncello” di Treviso, si è abbandonata per sempre nelle mani del Padre la nostra sorella

MARCON sr MARIA BIANCA
nata a Mereto di Capitolo (Udine) il 21 marzo 1936

Era una persona solare, semplice, buona, generosissima, animata dal profondo desiderio di comunicare a tutti la ricchezza del vangelo che pulsava nel suo cuore. Entrò in congregazione nella casa di Roma il 25 ottobre 1955, nell’anno dedicato dal Fondatore al “Divin Maestro”. Al termine della formazione iniziale e del noviziato, emise a Roma la prima professione, il 30 giugno 1959, in un periodo quanto mai ricco di sfide e di opportunità, nel clima di preparazione al Concilio Vaticano II. Con gioia ed entusiasmo visse il tempo dello juniorato nella comunità di Rimini, impegnata specialmente nelle Settimane del vangelo, nella diffusione presso istituti, collegi, collettività e nei luoghi storici del turismo balneare della riviera romagnola.

Dopo la professione perpetua, emessa a Roma nella solennità di San Paolo del 1964, sr Bianca ebbe ancora la possibilità di dedicarsi alla diffusione della Parola di Dio nella zona di Potenza e nella regione della Basilicata. Nel 1968, le venne chiesta la disponibilità a recarsi come missionaria in Germania, nella comunità di Düsseldorf, per occuparsi dell’amministrazione della piccola casa aperta da soli quattro anni. L’inserimento in una nuova cultura e l’apprendimento di una lingua non facile furono per lei sfide importanti che le richiesero una forte esperienza di fede e una profonda fiducia nel “patto”.

Conclusa, nel 1975, l’esperienza tedesca accolse con gioia l’opportunità di un tempo di aggiornamento mentre risiedeva nella comunità di Milano, Via Mancini. Proseguì poi il ministero della diffusione nella casa di Savona. Ad Alba ebbe la possibilità di un anno di approfondimento dei valori carismatici e iniziò quindi il lungo curriculum come librerista in alcuni importanti centri: a Trieste, dove la sua capacità comunicativa fece breccia nel cuore di molte persone; a Pordenone, dove svolse anche il servizio di superiora. E ancora ad Ancona, a Biella, a Mantova. In queste due ultime case assunse pure il compito del superiorato. Le persone che incontrava rimanevano positivamente colpite dalla sua attenzione e premura per ogni loro necessità. Prestava interesse e portava nella propria vita ogni situazione, pronta a trasformare in un atto di offerta e di intercessione ogni fatica, speranza, problematica di quanti affluivano nel centro apostolico. Sempre sorridente, parlava davvero il linguaggio dell’amore.

Nell’anno 2000, sr Bianca venne chiamata a Roma per occuparsi dell’assistenza delle sorelle ammalate anche in qualità di capogruppo. Dall’anno 2005 si trovava nella comunità di Treviso dove per oltre quindici anni ha illuminato la libreria con la sua accoglienza, la disponibilità, l’apertura, il profondo inserimento nella chiesa locale, il grande desiderio di incontrare la gente per comunicare a tutti il fervore che l’animava. In libreria si dedicava al servizio della clientela, con un’attenzione particolare per il settore degli audiovisivi e quello degli oggetti sacri. Circa due anni fa, con l’insorgere del coronavirus, dovette lasciare il Centro e ritirarsi, per prudenza, in comunità. Ma ha continuato a spendersi in cucina, in lavanderia, nei servizi vari. Nello scorso novembre confidava: «Sono contenta di essere qui a fare la volontà di Dio. Questo è tutto. Al mattino prego lo Spirito Santo perché mi illumini… Adesso per me non è l’ora dell’azione apostolica ma l’ora della consegna della vita». Quest’ora è giunta per lei lo scorso mercoledì quando un gravissimo infarto ha colpito non solo il suo cuore ma anche il polmone. Con serenità e piena lucidità, sr Bianca ha accolto quest’ultimo passaggio di Dio nella sua vita ripetendo: «Sono qui… Quello che il Signore vuole… sono come Maria ai piedi della croce». La consegna aveva raggiunto davvero il culmine, il suo cuore buono era realmente spezzato in un ultimo, grande gesto d’amore.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 28 febbraio 2022


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