PDDM Italia: Sr. M. Laurentina Bertero

Nazione di nascita: Italia
+ 30/10/2022 Sanfrè

Carissime Sorelle,
Il giorno 30 ottobre 2022, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Divino Maestro, nella comunità di Sanfrè (CN), alle ore 14:30 il Signore si è manifestato, introducendo nella luce eterna la nostra sorella

SR. M. LAURENTINA – TERESA BERTERO
nata il 6 febbraio 1928 a Santo Stefano Roero (CN).

Due giorni dopo, l’8 febbraio, è condotta al fonte battesimale nella parrocchia di Santo Stefano Roero. È nipote del Sacerdote paolino don Lorenzo Bertero e della Pia Discepola Sr. M. Dionisia Bertero, defunta già nel 1978.
Teresa, nella freschezza dei suoi – quasi – vent’anni, entra in Congregazione ad Alba Casa Madre il 16 luglio 1947, festa della Madonna del Carmine.
Compie il curriculum formativo ad Alba, Casa Madre. Nelle valutazioni è sottolineato: «Mi fa l’impressione di una buona figliola, di vera vocazione, capace di sviluppo, amante dell’Istituto. Di buona volontà, seria, di retta intenzione. Animata da vivo desiderio di perfezione». Dopo il regolare noviziato emette la Professione religiosa ad Alba (CN) il 25 marzo 1950. La Chiesa vive il Giubileo dell’Anno santo, ed era vivo l’invito dell’allora Pontefice Pio XII «a tendere alla virtù e alla santità, secondo la Parola del Signore: Santificatevi e siate santi, perché io sono il Signore Dio vostro».
Emetterà i Voti perpetui, sempre ad Alba, il 25 marzo 1955. Nella domanda esprime: «Sono convinta che le sole mie forze non bastano per adempiere a tutti i doveri dello Stato religioso e all’osservanza dei Santi Voti; ma con la buona volontà, la preghiera e l’aiuto del Divin Maestro e di Maria Regina degli Apostoli che mi danno tante grazie e delle buone Madri che mi guidano con tanta bontà e mi spronano al bene con i loro esempi, voglio riuscire a rendere pienamente contento il mio sposo Gesù. In Lui povera Sr. M. Laurentina» (Albano Laziale 09.01.1955).
La sua missione apostolica è caratterizzata dall’ordinarietà se non fosse straordinario il suo modo di essere e gli atteggiamenti interiori con cui compiva ogni apostolato. Dopo la Professione è in laboratorio di confezione ad Alba, quindi refettoriera prima a Vicenza SP
poi ad Albano SP. Dopo la Professione perpetua parte missionaria per l’Australia, e vi rimane per un quinquennio (1956-1960), ad Homebush SP, ora Strathfield, impegnata in vari servizi. Al ritorno in Italia sarà a Roma San Paolo in laboratorio (1960-1969), quindi ad Alba San Paolo come sacrestana e consigliera locale (1969-1974) e, di seguito, portinaia nella Casa Regina Apostolorum di Roma (1974-1976). Passerà a Vicenza presso la Società San Paolo dove è pure consigliera locale (1976-1986). A Trento (1987) svolgerà il compito di
sacrestana nella Chiesina dell’Annunziata, affidata in cura alla Congregazione con il compito dell’adorazione eucaristica continua. Nel 1992 ritorna a Roma RA dedita al delicato servizio dell’accoglienza nella portineria. Riservava particolare attenzione anche ai poveri che
si presentavano alla porta della comunità ai quali, non sapeva mai dire di no, anche se al di fuori degli orari stabiliti, stando sovente in ascolto della loro storia. Nel 2006 passerà alla Comunità Beato Timoteo (Roma), e trasferita poi a Sanfrè nel 2012. Con occhio attento e un solerte senso pratico si dedica ovunque prestando servizi semplici ma preziosi per la comunità, fino a quando i problemi rilevanti alla colonna vertebrale glielo hanno consentito.
Quello che distinse la vita di questa sorella è la straordinaria dedizione e l’amore in ogni servizio in cui potesse offrire il suo aiuto. Lo stile di accoglienza scaturiva dalla scuola quotidiana del Maestro Divino nella preghiera di adorazione, secondo lo spirito evangelico della casa di Betania.
Per Sr. M. Laurentina non c’era differenza di servizio: era importante la qualità del dono, quella consapevolezza profonda di compiere la volontà di Dio donando tutta se stessa, di essere in cammino di santificazione. Cristo Maestro ha colto le dimensioni interiori della sua discepola, protesa alla ricerca di Lui e, proprio nel giorno della sua festa, ha voluto introdurla al Banchetto delle nozze eterne.
Continua, Sorella, dal Cielo, a intercedere per tutte noi, per ogni membro della Famiglia Paolina, la consapevolezza di essere chiamati a realizzare: “Non sono più io che vivo ma Cristo vive in me” per offrire agli uomini e alle donne del nostro tempo una testimonianza viva del Vangelo!


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