PDDM Italia: Sr. M. Arcangela Brugiolo

Nazione di nascita: Italia
+ 30/03/2023 Albano

Carissime Sorelle,
il giorno 30 marzo 2023 alle ore 20:30 nella comunità DM di Albano (RM) è stata invitata al Banchetto della gioia pasquale la nostra sorella

SR. M. ARCANGELA – CARMELA BRUGIOLO
nata il 16 luglio 1924 a Campagnola (PD).

Sfidando le difficoltà imposte dalla seconda guerra mondiale, Carmela, a diciassette anni, entra in Congregazione a Sacile (Pordenone) l’11 settembre 1941. Prosegue la sua formazione ad Alba (CN) dove emette la Professione religiosa il 25 marzo 1944. Emetterà i voti perpetui a Waterville (Canada) il 24 maggio 1949. Le sue formatrici di lei evidenziano i tratti caratteristici di una giovane di molta speranza, di molto senso pratico, di molta pietà, di obbedienza e di spirito di sacrificio. Dopo la professione, per alcuni anni, è ad Alba, impegnata nella formazione e in lavori vari, fino alla chiamata missionaria. All’età di 24 anni, infatti, è scelta a far parte del nucleo fondazionale della nostra presenza in Canada a cui Don Alberione sta lavorando da tempo.
Incaricato dal Fondatore, don Dionigi Pettinati, ssp (1912-1991) fa i passi presso l’autorità ecclesiastica per ottenere l’accettazione delle Pie Discepole nella diocesi di Sherbrooke. Il 4 ottobre 1947, il Vescovo Mons. Philippe Desranleau, risponde che accoglie le Pie Discepole alla condizione che accettino l’assistenza domestica presso l’Orphelinat Saint-Joseph di Waterville, tenuto dai religiosi della Santa Croce e presso il seminario dei Missionari di Marianhill a Mont Sainte-Anne, Sherbrooke. Il contributo richiesto è oneroso e ritarderà la presenza delle Pie Discepole presso la Società San Paolo, ma don Giacomo Alberione consiglia di accettare, almeno temporaneamente.
Sr. M. Arcangela e le altre Pie Discepole, destinate in Canada, partono da Napoli il 3 marzo 1948 sulla nave Vulcania. Il 19 marzo giungono in Canada e danno inizio ad una piccola comunità presso l’Orphelinat St. Joseph. Nel 1950 Sr. M. Arcangela passerà all’altra comunità di Sherbrooke, a servizio dei Missionari di Marianhill. Nel 1953 si concludono questi servizi e nel 1954, è stato già possibile iniziare un Centro di Apostolato Liturgico sempre a Sherbrooke, dove Sr. M. Arcangela presta il suo servizio. Nel 1956 potrà farlo a Montréal dove, nel frattempo, si iniziato a costruire la nostra casa.

Nel 1958 le è richiesta la sua collaborazione come superiora locale e per l’apostolato liturgico, nella comunità di Toulouse (Francia). Rientra in Italia e per un anno è coordinatrice della comunità a Sanfrè. Grazie alla conoscenza della lingua francese e al suo cuore missionario è chiamata a solcare l’Oceano per aggregarsi alle missionarie in partenza per lo Zaire (attuale Rep. Dem. Congo) come responsabile del nostro servizio presso la Società San Paolo a Kinshasa (1961 – 1967).
Così racconta Sr. M. Arcangela: «Era nel mese di luglio 1961, mi trovavo à Sanfrè quando ricevetti da Madre Lucia Ricci un biglietto accompagnato con una lettera ove mi diceva: “Prima di aprire questa lettera vai in chiesa davanti al Tabernacolo, prega lo Spirito Santo e la Madonna, in seguito aprirai la lettera e mi darai una risposta”. Confido che tremavo dall’emozione poiché ignoravo ciò che Dio mi avrebbe chiesto. Dopo aver pregato, ho aperto la lettera ove mi si diceva: “Sei pronta a lasciare ancora una volta l’Italia per una nuova fondazione in Congo?”. Non conoscevo nulla del Congo, sapevo solo che c’era stata l’indipendenza e che in qualche regione c’era la guerra. Dopo aver pregato ho dato la risposta positiva. In seguito mi sono incontrata con Don Alberione. Si trovava ad Ariccia. Ricordo
che mi ha detto: “I padri hanno bisogno della presenza delle Pie Discepole, della vostra preghiera, poiché le difficoltà sono numerose per iniziare l’apostolato. Solo la vostra preghiera può ottenere loro la grazia dell’apostolato. Non abbiate paura! “. Con Sr. M. Giuditta Beltramo, a bordo della Sabena, e accompagnate da Maestra Tecla Merlo, siamo arrivate a Léopoldville verso le ore 11 del mattino, primo novembre. Ad attenderci c’erano tutti i Paolini e le Paoline al completo. È stato un incontro emozionante, soprattutto perché c’era la presenza di Maestra Tecla».
Dal 1967 al 1969 sarà responsabile della comunità delle Pie Discepole a Lubumbashi, dove nel frattempo era iniziata la nostra presenza.
Rientrata in Italia le viene chiesto di assumere il servizio di superiora locale nella comunità di Sanfrè (1969 – 1972). Trascorre quindi un anno alla Società San Paolo a Cinisello Balsamo poi è nuovamente in Francia a Nizza (1973 – 1975) quindi a Toulouse (1975).
Nel 1976 ritorna in Congo dove rimarrà per oltre quindici anni. Dal 1976 al 1981 rende servizio all’USUMA ACCUEILLE, una casa di accoglienza delle suore proveniente dalle missioni nei villaggi, che venivano a Kinshasa per varie necessità. Lì si è pure iniziato un semplice servizio liturgico, e una collaborazione con gli artisti locali, prima di avere una nostra casa.
Nel 1982 Sr. M. Arcangela viene nominata Delegata regionale del Congo e superiora locale di Lubumbashi. Quindi alterna la sua presenza, con compiti di responsabilità, tra Kinshasa e Lubumbashi fino al suo rientro definitivo a Roma nel 1993. Discreta e generosa svolge il servizio di portinaia e centralinista in Casa Generalizia fino al 2009, quando, per ragioni di salute, è trasferita alla comunità Beato Timoteo di Roma e, nell’ottobre 2021, nella comunità Divin Maestro ad Albano Laziale.
Alcune testimonianze significative ci parlano di lei e dei suoi tratti caratteristici: «Ho appreso del ritorno al Padre Celeste di suor M. Arcangela Brugiolo. Ho lavorato molto con lei all’occasione della venuta a Lubumbashi del Santo Padre Giovanni Paolo II. La definirei così: Donna sorridente e conciliatrice. Amata da tutti. Vescovi, sacerdoti e laici. Se dicessi altro rischierei di sminuire la sua bellissima figura. Piccola di statura ma grandissima di spirito. Che riposi in pace». Fratel Gaetano Trolese, ssp
«La prima volta che ho incontrato Suor Maria Arcangela Brugiolo ero una postulante. Si celebrava in Congo il 40° anniversario della nostra fondazione e lei, in quell’occasione, era stata invitata. Come giovani in formazione, eravamo curiose di ascoltarla parlare degli inizi della fondazione in Congo e della sua esperienza come protagonista di quest’opera. È stata molto contenta di raccontarci la storia, che non è stata facile, perché la situazione politica non era stabile, il Paese aveva appena ottenuto l’indipendenza… Quello che mi ha colpito è che parlava di situazioni dolorose con uno sguardo pieno di gioia e di speranza, perché, diceva, vedeva in noi il frutto di tutti i sacrifici che generano le vocazioni. Da allora si attirò la mia simpatia e ogni volta che andavo a Roma non perdevo l’occasione di visitarla e di ascoltare con piacere le sue parole piene di saggezza e di fede. Le affidavo alcune mie intenzioni e lei le portava nel cuore» (Sr. M. Clémentine Kazadi Kasongo, Consigliera generale).
Sr. M. Pauline Bakari Kilombo, Delegata del Congo (RDC/RC) alla notizia della Pasqua eterna di Sr. M. Arcangela a nome delle sorelle congolesi scrive: «Madre Arcangela, la pioniera delle Pie Discepole in Congo, era sempre felice di vederci quando venivamo a Roma e questa gioia era anche la nostra; voleva sempre tornare da noi nonostante l’età e lo stato di salute. Ora, dal cielo, intercedi per le vocazioni congolesi, affinché possiamo essere donne dedicate al Divino Maestro, amandolo e servendolo con la gioia che ti caratterizzava. Riposa in pace e grazie per quello che sei stata e rimarrai per noi tue figlie».
Sr. M. Arcangela stessa ci offre una breve sintesi della sua vita: «Anche la mia salute va sempre più declinando. Gesù ci fa comprendere che è giunta l’ora di prepararci per il Paradiso, cercando di rendere sempre più preziosi i giorni che ci concede che restano un grande dono. Preghi che mi trovi pronta al momento in cui mi chiamerà per nome e che possa rispondere: me voici (eccomi), je vien (io vengo). È giunta anche per me l’ora della sintesi… Il passato mi sembra molto povero e il presente cosparso di vuoti. Credo con tutto il cuore nell’infinita misericordia che ripara e perdona e si manifesta nell’amore di Gesù che viene come Salvatore!» (A M. M. Lucia Ricci, Lubumbashi 01.12.1989).
Sì cara Sorella Arcangela, Gesù Maestro ti ha invitata alla sua Pasqua e tu, grata per i lunghi giorni che ti ha concesso sulla terra, hai detto ancora una volta: Sì, vengo! E porta a Lui tutte le intenzioni che le sorelle ti hanno consegnato con fiducia!


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