PDDM Italia: Sr. M. Tecla Mancosu

Nazione di nascita: Italia
+ 11/09/2023 Sanfrè

Nel cuore della notte, dell’ 11 settembre 2023, alle ore 03:00, nella Comunità di Sanfré (CN), Gesù Maestro è venuto incontro, per la chiamata definitiva alla vita piena, alla nostra sorella

SR. M. TECLA – MICHELINA MANCOSU
nata il 24 Giugno 1943 a Lunamatrona (CA).

Il giorno successivo alla nascita, la domenica 25 giugno, è condotta al Fonte battesimale. Il 21 novembre 1961 entra in Congregazione a Roma, come aspirante, seguendo l’esempio della sorella Celina. L’anno successivo un’altra sorella, Giovanna, ovvero Sr. M. Maurizia (+ 27.10.1982), percorrerà lo stesso cammino di vita consacrata.
Terminato il noviziato emette la Professione religiosa, il 25 marzo 1964 a Roma e la Professione Perpetua il 12 settembre 1969, nel Santuario di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari.
Fin dai primi anni di vita religiosa viene avviata agli studi fino al conseguimento, nel 1966, del Diploma di Infermiera professionale presso la Scuola Convitto Professionale “S. Carlo” a Bologna. Continua la sua formazione professionale e nel 1980 ottiene il Certificato di Abilitazione a funzioni direttive nell’Assistenza Infermieristica nella Scuola per Infermieri Professionali “Suore della Misericordia” presso l’Ospedale S. Giovanni in Laterano a Roma.
Trascorre l’intera sua vita nelle infermerie delle comunità paoline, presso la Società San Paolo a Cinisello Balsamo e nelle nostre comunità: a Roma Regina Apostolorum, Albano Laziale, Cinisello Balsamo, Sanfré. In particolare ricordiamo che dal 1980 al 2005
presta il suo servizio di infermiera caposala presso l’Ospedale Regina Apostolorum ad Albano Laziale dove era attivo un reparto destinato alla cura dei sacerdoti e dei religiosi. Nel 2006 è trasferita a Cinisello Balsamo per l’infermeria della comunità e nel 2015 nella comunità di Sanfré dove continua a servire le sorelle inferme, con carità generosa, fino a quando dovrà accettare lei la cura fraterna, per le condizioni di salute che diventano sempre più fragili.
Era stimata per il suo servizio e la sua competenza professionale che trasmettevano sicurezza e serenità nei pazienti e nei loro familiari. Di carattere forte, molto precisa ed esigente, ma buona e molto delicata verso i malati. Anteponeva le necessità dei pazienti,
fragili e malati, a qualsiasi cosa, anche alla sua fragilità; era abile ad applicare tecniche di prossimità, anche fisica, per non spaventare e irrigidire i malati. Sapeva scherzare anche sulla sua malattia, sdrammatizzando molte situazioni e sapendosi far carico delle necessità
del prossimo in necessità e senza spegnere in lei la gratuità dei piccoli gesti quotidiani.
Colpita da una rara malattia degenerativa, – la paralisi sovranucleare progressiva – che le ha provocato l’irrigidimento muscolare progressivo, alterando anche la mobilità volontaria degli occhi trascorre questi ultimi mesi circondata dalla cura e della preghiera delle
sorelle che, in tutti i modi, cercano di alleviare le sue sofferenze. Pur nel silenzio provocato dalla malattia, ha continuato a comunicare con le sorelle e il personale che di lei si prendevano cura, con piccoli gesti e uno sguardo vivido, ben consapevole che si stava avvicinando
il momento decisivo dell’incontro con lo Sposo.
Riceve il conforto dei Sacramenti e si consegna al Dio della vita che, nel cuore della notte, come Sposo viene incontro a lei e la riconosce tra le vergini che sono pronte ad entrare per le nozze (cf Mt 25,1-13).
Sr. M. Tecla, che hai terminato il tuo pellegrinaggio terreno e ti presenti alla Casa di Dio con le mani ricche di opere di misericordia corporale, prega per noi, per la tua famiglia e per coloro che ti vogliono bene e a cui hai voluto bene. Invoca per noi il dono della cura
reciproca e della pazienza nell’accogliere le fragilità della vita come opportunità di santificazione e di apostolato, come dice Gesù Maestro: «Tutto quello che avete fatto ai miei fratelli più piccoli l’avete fatto a me» (cfr. Mt 25, 31).


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