FSP Italia: Sr M. Teresa Nalesso

Nazione di nascita: Italia
+ 10/03/2024 Albano GA

Carissimi,

quasi alla conclusione della IV Domenica di Quaresima, alle ore 17, il Padre misericordioso ha nuovamente visitato la comunità “Giacomo Alberione” di Albano chiamando a sé la nostra sorella

NALESSO TERESA sr MARIA TERESA
nata a Dolo (Venezia) il 14 febbraio 1941

La vita di questa cara sorella è stata segnata da tanta sofferenza fisica e morale. Entrò in congregazione nella casa di Roma il 14 settembre 1961. Si sentiva “a casa” ed esprimeva tutta la felicità per essere nel luogo voluto dal Signore per lei. Ma ben presto dovette essere accolta nella comunità di Albano per curare una meningite tubercolare. Nel 1966 poté iniziare il noviziato, a Roma, per concludere il tempo di formazione e il 30 giugno 1967 ebbe la grazia di emettere i primi voti. Ritornò poi nella casa di Albano come studente e, dopo aver conseguito i relativi diplomi, svolse con la gentilezza che la caratterizzava il servizio di infermiera professionale e aiuto tecnico di radiologia presso l’Ospedale “Regina Apostolorum”. Così sr M. Teresa ricordava quel periodo molto particolare della sua vita:

«Ad Albano ho trascorso un tempo veramente felice, felice della vocazione, dell’apostolato, della comunità. Ma poi sono arrivati gli anni difficili, sono cominciati i contrasti, le divergenze di idee… A un certo punto un gruppo ha creduto di dover andare per un’altra strada. Purtroppo mi sono lasciata influenzare e ho lasciato la vocazione paolina. Nel profondo sentivo l’angoscia di una scelta di cui non ero certa ma i condizionamenti erano forti. Ho sentito poi il peso, la sofferenza di non essere più in sintonia con la chiamata di Dio e di aver perduto il patrimonio spirituale che mi era stato consegnato alla professione… Per coerenza sono rimasta tredici anni nella comunità della “Pia Unione Ancelle della Visitazione”. Nel 1992 sono uscita con il desiderio forte di poter tornare tra le Figlie di San Paolo per vivere la vocazione alla quale mi sentivo chiamata. Il pensiero di non poter continuare la vita che Dio aveva voluto per me mi dava una sofferenza così grande che non mi lasciava vivere. Lavoravo, avevo un buon stipendio e la sicurezza di poter continuare a lavorare senza limiti di età. Con lo stipendio aiutavo la mia famiglia. Ho fatto un patto con il Signore: “Credo nel tuo amore e voglio darti tutto…”. Mi licenziai anche se non avevo nessuna certezza. Ho trascorso un periodo molto duro, mi sono imposta un tempo di preghiera intensa e alcune penitenze. Poi ho scritto la lettera alla superiora generale e dopo ho sentito in me una grande pace».

Il 27 dicembre 2004, alla conclusione di un prolungato discernimento, sr M. Teresa veniva riammessa nella nostra congregazione. Il 1° novembre 2005 emetteva nuovamente ad Alba la prima professione e il 12 giugno 2007 la professione perpetua. Lei stessa affermava che quello è stato per lei uno dei momenti più belli della vita. Confidava: «Il fatto di essere qui, di alzarmi tutte le mattine e dire “sono a casa” mi dà una gioia molto grande che non so descrivere e che diventa più forte tutti i giorni».

Ad Alba si spese nell’infermeria della comunità. Avvertiva la chiamata a manifestare con il suo sorriso, tutto l’amore del Signore per quelle sorelle che avevano dato la vita per Lui e stavano compiendo il cammino più difficile e doloroso. Ma ben presto apparvero anche in lei i segni del morbo di Alzheimer. Nel 2011 venne trasferita nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano per prestare aiuto nell’infermeria e ricevere, lei stessa, le cure più adatte. Ha continuato a donarsi con amore e sensibilità fino a quando la malattia si è fatta più severa. Da circa quattro anni era allettata e negli ultimi tempi ha sofferto un progressivo peggioramento che rendeva faticosa anche la deglutizione. Dopo alcuni giorni di stato comatoso, il Padre buono l’ha accolta per sempre nella sua casa di luce e di pace, nei nuovi cieli e nella nuova terra dove si godrà e si gioirà per sempre (cfr Is 65,17).

Con affetto.

 sr Anna Maria Parenzan

Roma, 10 marzo 2024


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