Venerdì 30 maggio, nella profondità silenziosa della cripta inferiore del Santuario Regina degli Apostoli, gli studenti del 26º Corso di Formazione sul carisma della Famiglia Paolina hanno sigillato con la Santa Messa questa meravigliosa tappa del loro viaggio. La celebrazione eucaristica, presieduta da don Domenico Soliman, Superiore Generale della Società San Paolo, è stata un momento di intensa comunione, circondati dai fratelli e dalle sorelle della grande Famiglia Paolina in Italia.
Sette giorni prima, il venerdì 23, gli studenti hanno consegnato il loro lavoro finale di sintesi, presentando con passione le loro ricerche e le loro riflessioni a un pubblico attento, composto da membri della Direzione Generale, della Direzione Esecutiva e dai rappresentanti dei governi generali delle nostre congregazioni. I tre gruppi di studio hanno svelato, uno dopo l’altro, i frutti di questo tempo prezioso. L’intero corso ha posto il cuore della sua riflessione sulla Cristologia Alberoniana: una Cristologia vissuta nel legame profondo tra il Primo Maestro e la Parola di Dio, che si è dipanata poi nella figura di Gesù Cristo Maestro, fino a contemplare Cristo Maestro—Via, Verità e Vita—in una luminosa prospettiva trinitaria. Temi che hanno interrogato, ispirato e aperto orizzonti, chiamando a un approfondimento sempre più intenso della dimensione cristologica e cristocentrica paolino-alberoniana, per il bene della nostra missione e del progetto unitario della Famiglia Paolina.
Nei giorni successivi, come pellegrini del sapere e della fede, abbiamo condiviso la giornata alberoniana nel Santuario Regina degli Apostoli, abbiamo fatto memoria e valutato il cammino compiuto, abbiamo vissuto l’emozione di un’udienza con papa Leone XIV e ci siamo immersi nella bellezza di un incontro interculturale. Così, come comunità paolina, abbiamo sperimentato il senso profondo di essere famiglia: nella Chiesa, nel mondo, nelle diversità che arricchiscono e rivelano il meraviglioso disegno di Dio.
E infine, il mattino del 30 maggio, nell’ultima Eucaristia vissuta insieme, le emozioni si sono intrecciate come fili preziosi: la gratitudine per quanto ricevuto, la gioia per la strada percorsa, la nostalgia dell’addio, il fremito del nuovo inizio. Dopo le parole di don Domenico, di suor Clementine, consigliera generale delle Pie Discepole, e di suor Marta Finotelli, la coordinatrice, ogni partecipante ha ricevuto il diploma di partecipazione. E poi, come sigillo indelebile di questa esperienza intensa e trasformatrice, un lungo e sincero abbraccio ha unito coloro che hanno condiviso questo tratto di strada.
Ora, ciascuno riprende il cammino, con il cuore colmo di quanto vissuto. Roma si allontana, ma l’orizzonte si amplia, perché sappiamo che la nostra Parrocchia è il mondo, e che il Primo Maestro, insieme a San Paolo, ci chiama a guardare avanti, a lanciarsi senza timore nel futuro, là dove Cristo e il popolo di Dio ci attendono. Il cammino non finisce, comincia ora.
José Miguel Villaverde Salazar ssp