Carissimi,
ieri sera, alle ore 21,30, nella comunità di Alba è stata chiamata a vedere e toccare il Signore, a contemplare la bellezza della sua gloria, la nostra sorella
GIORDANI CELINA sr GIAMPAOLA MARIA
nata a Montecchio (Vicenza) il 22 giugno 1929
Una lunga vita che sr Giampaola ha percorso con il desiderio paolino di combattere la buona battaglia per raggiungere il premio riservato ai buoni apostoli (cfr 2Tm 4,7-9). Piccola di statura, dinamica, entusiasta, dal carattere forte… la ricordiamo sempre “di corsa” a cavallo dell’inseparabile bicicletta, desiderosa di fare qualcosa di più per il vangelo.
Entrò in congregazione nella casa di Alba, il 15 agosto 1948. Dopo aver vissuto i primi anni di formazione in Casa Madre e a La Spezia, fu inserita nel noviziato di Roma per vivere il tempo formativo in preparazione alla professione, sotto la guida esperta di M. Nazarena Morando. Il 19 marzo 1951 emise a Roma, i primi voti. E subito dopo venne inviata nella grande metropoli milanese per occuparsi specialmente della diffusione della Parola di Dio negli uffici, scuole, famiglie, luoghi di villeggiatura estivi. Il 19 marzo 1957 emetteva, a Roma, la professione perpetua. In quell’occasione rinnovava la buona volontà e il desiderio di mettersi nelle mani del Signore e delle superiore per compiere il maggior bene. Scriveva a M. Tecla nella domanda d’ammissione: «Davanti a Gesù esposto, ho formulato il proposito di essere tutta sua, una vera e santa Figlia di San Paolo… mi metto nelle sue mani. Faccia di me quello che vuole. Da parte mia voglio quello che lei vuole e desidero ciò che lei desidera per me». E ancora confidava a M. Nazarena: «Mi sento così leggera… mi sembra di volare… voglio volare e non trascinarmi più».
Nel 1960 iniziò il lungo curriculum come librerista. Cremona, Torino, Grosseto, Mestre, La Spezia, Ravenna, e ancora Mestre, Trento, Mantova, sono stati i centri apostolici nei quali si è distinta per la sveltezza, la generosità e il desiderio di essere sempre meglio preparata per adeguarsi alle sfide della società in continua evoluzione. In risposta a un sondaggio inviato nel 1969 a tutte le sorelle, esprimeva alla superiora provinciale il bisogno di completare gli studi di base ma anche di frequentare qualche corso di pedagogia, filosofia, teologia… E così esplicitava questa necessità: «Per me è indifferente vivere in Italia o nel Mato Grosso, sempre però con una cultura adeguata al compito che dobbiamo svolgere e ai tempi che siamo chiamate a vivere».
Dal 1978 al 1986 aveva avuto la possibilità di una ricca esperienza nella diocesi di Ravenna dove aveva potuto condurre un programma radio per gli anziani presso l’emittente della diocesi. Alla conclusione del servizio, il Presidente della radio scriveva: «Sr Giampaola ha collaborato con noi con estrema perizia, gentilezza e disponibilità tanto da meritarsi elogi e affetto da parte nostra e da parte di tutti gli anziani presso i quali aveva svolto anche del volontariato». E pure il vescovo aveva avuto parole di lode per quella paolina che considerava come la sua segretaria.
Sr Giampaola si riteneva una persona “libera”, senza molte strutture, sempre pronta a fare quello che il cuore le dettava per il maggior bene di ogni persona. Aveva un profondo senso di Dio, della sua misericordia e tenerezza, e lo trasmetteva con gioia e convinzione a quanti incontrava.
Con il venir meno delle forze e le prime avvisaglie del morbo di Alzheimer, quattro anni fa era stata trasferita ad Alba. Spesso si “perdeva” nelle strade della cittadina alla guida della sua immancabile bicicletta ma trovava sempre il modo per rientrare in casa. Da circa un anno, a causa dell’aggravamento cognitivo, si trovava nell’infermeria. L’ultima visita del Signore è giunta nella pace. Nella festa dell’Apostolo Tommaso l’affidiamo alla benevolenza del Padre perché possa godere la beatitudine eterna di quelli che hanno creduto anche senza vedere, di quelli che hanno riconosciuto nel Maestro, l’unico Signore della Vita.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 3 luglio 2025