Carissimi,
all’una di notte, nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano, il Maestro divino ha chiamato a vivere per sempre nella sua dimora di Luce, la nostra sorella
ZINI sr ELIDE
nata a San Biagio di Correggio (Reggio Emilia) l’8 novembre 1934
Apparteneva a una laboriosa famiglia emiliana dalla quale aveva ereditato un forte senso di responsabilità, una mentalità aperta, una serenità contagiosa. Il suo volto, spesso illuminato da un largo sorriso, infondeva un senso di pace, di gratitudine, di sicurezza.
Entrò in congregazione il 13 luglio 1957, nella casa di Alba. Con entusiasmo si immerse nel nuovo stile di vita assumendo le caratteristiche della spiritualità paolina e divenendo esperta nella tecnica libraria. Considerata la sua maturità, venne presto inviata a Roma per il noviziato che concluse, con la prima professione, il 30 giugno 1960. E subito dopo si dedicò alla diffusione itinerante del vangelo nelle diocesi di Torino e Lodi. Nel 1963, in occasione della rinnovazione dei voti scriveva a M. Tecla: «Ho trascorso un anno sereno, felice, mi sono sentita in famiglia. Se non ho corrisposto con generosità alle grazie ricevute è proprio per mia colpa. Quest’anno dedicato alla maggior santificazione, mi fa un po’ pensare perché il proprio io si fa sempre fatica a soffocarlo…».
Dopo la professione perpetua, emessa il 30 giugno 1965, apprese l’arte libraria nella casa di Asti e proseguì l’impegno diffusivo a Cremona. E subito dopo iniziò a svolgere quel servizio di autorità che avrebbe segnato tutta la sua vita paolina. Pavia, Brescia, Torino Gozzano e Torino Petrarca, Bologna e Bologna Mondo, Lugano sono state le comunità nelle quali ha esercitato, a volte per più mandati, l’arte del superiorato. Era una superiora molto amata per il dinamismo, l’attenzione a ogni sorella, la larga apertura di mente, l’intuito apostolico, la capacità organizzativa, il senso umoristico e perfino l’arte culinaria che si esprimeva nella preparazione dei piatti tipici della buona cucina emiliana. Sr Elide, con la semplicità e il calore umano che la distingueva, aveva il dono di valorizzare ogni sorella e di far sentire ognuna a proprio agio nel dare il proprio apporto alla vita comunitaria. Nella casa di Roma DP e in quella di Lugano (Svizzera), ha svolto pure il compito di economa.
Nell’anno 2016 è stata inserita nella casa “Giacomo Alberione” di Albano per prestare aiuto specialmente al centralino e come economa di comunità. Ma ben presto è stata visitata dalla sofferenza: nel 2018, in seguito a una caduta ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico che a sua volta le ha provocato un’infezione grave al midollo osseo, causata da batteri, che nessuna terapia antibiotica è riuscita a debellare. Ha affrontato con molto coraggio e serenità il lungo periodo di malattia con il conseguente impianto di cinque protesi negli arti inferiori. Ha potuto evitare l’amputazione ma la sofferenza è stata grande, da due anni era completamente allettata. Nonostante la difficile situazione fisica, si impegnava a rallegrare il clima comunitario preparando fiori colorati che affondavano i rami nelle saponette. Con grande pazienza e finezza ornava le saponette intrecciando tanti nastrini, molto festosi. E ne faceva dono ai visitatori e alle comunità vicine.
Desiderava con tutto il cuore farsi santa sul serio… e possiamo ben dire che è stata una santa della porta accanto, una sorella che ha vissuto la quotidianità con lo sguardo rivolto ai beni futuri. Mentre sr Elide sperimenta per sempre la gioia della salvezza, è per noi un richiamo a vivere nella luce della risurrezione e a sentirci protette dalla grande comunità paolina del cielo. Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 20 ottobre 2025