PDDM Giappone: Sr. M. Fidelis Asano

Nazione di nascita: Giappone
+ 11/02/2024 Hachioji

Carissime Sorelle,
Oggi, 11 febbraio 2024, presso l’Ospedale Sobu di Hachioji (Giappone), alle ore 04:43, di buon mattino, quando era ancora buio, Gesù Maestro, il Signore della Vita, ha chiamato definitivamente a sé la nostra Sorella

SR. M. FIDELIS – TOMOKO CECILIA ASANO
nata il 27 ottobre 1929 a Fukushima (Giappone).

Seconda di sei figli, di famiglia buddista, Tomoko riceve il Battesimo il 2 maggio 1951, e con il dono della fede le viene dato il nome nuovo: Cecilia. Nata nella zona nord-orientale del Giappone, dove i cristiani sono una minoranza, commuove il racconto della sua vocazione:
«La mia vocazione alla vita religiosa è nata dalla gioia e dalla gratitudine che ho provato quando ho conosciuto il cristianesimo e sono diventata cristiana. Volevo far conoscere questa grazia meravigliosa al maggior numero possibile di persone. “Cosa posso fare per questo?” mi chiedevo. Spesso andavo ad aiutare i sacerdoti, con la convinzione che io, povera di tutto, aiutando i missionari avrei potuto far conoscere Gesù al mondo. Dissi al sacerdote che mi guidava spiritualmente che sarei stata felice di fare questo tipo di lavoro per tutta la vita, e lui mi consigliò di sposarmi, tenendo certamente in conto l’opposizione della mia famiglia. Tuttavia non potevo arrendermi. Così mi trasferii a Tokyo contro la sua volontà e continuai a cercare un Istituto che soddisfacesse i miei desideri. Dopo sei mesi ho ricevuto la benedizione di incontrare la Congregazione dei miei sogni. Questi sei mesi mi sembrarono lunghissimi, perciò, quando la trovai, la mia gioia fu grande».
Il 30 ottobre 1954 entra tra le Pie Discepole del Divin Maestro che erano giunte nella Terra del Sol Levante il 2 maggio 1950 e avevano iniziato a vivere come comunità religiosa tutta dedicata a Gesù Maestro vivente nell’Eucarestia, nel sacerdozio e nella Chiesa, e diffondere
così la Bella Notizia del Regno di Dio. Terminato il noviziato Cecilia, con altre sette compagne giapponesi, emette la Professione religiosa a Tokyo il 31 maggio 1958, nella Festa della Visitazione della Beata Vergine Maria. Sempre a Tokyo, il 31 maggio 1963, emette la Professione perpetua.
Per la maggior parte della sua vita ha svolto il servizio sacerdotale nella comunità di formazione della Società San Paolo. In un periodo di estrema povertà e di scarsità di cibo, dopo la Seconda Guerra Mondiale, sostenne la loro vita e vocazione procurando da mangiare per i 30 religiosi paolini e i 70 giovani in formazione, lavando e cucendo i loro vestiti e sostenendo l’adorazione eucaristica giorno e notte. Vegliava su di loro con il cuore di una madre e, quando era necessario e possibile, li incoraggiava anche con la parola. Durante il suo servizio nella Società San Paolo, era sempre attenta anche alle sorelle Pie Discepole e prestava loro ogni tipo di cura e assistenza. Le sorelle conservano ancora oggi nel cuore la sua premura nel preparare tanti dolci caldi che rallegravano e corroboravano la comunità.
Più volte ha ricoperto l’incarico di responsabile della comunità, senza risparmiarsi. Anche a causa del duro lavoro svolto fin da giovane, ha subìto lesioni alla schiena e alla colonna vertebrale e ha dovuto sottoporsi a una serie di importanti interventi chirurgici. Nel 2015, a causa
di una sublussazione delle vertebre cervicali, è stata sottoposta ad un importante intervento chirurgico, a rischio di vita. Tutte le sorelle pensavano che non sarebbe sopravvissuta, invece lei ha affrontato la riabilitazione con la sua connaturale perseveranza ed è tornata in comunità continuando a prestare servizi di comune utilità. Nonostante le ripetute operazioni al collo e al cuore, è tornata in salute come una fenice. Ha dovuto portare un dispositivo a protezione cervicale per il resto della sua vita e sebbene le fosse stato detto di non muoversi e di non guardare in basso, continuò a servire le sorelle malate senza sosta, lavando i loro vestiti, pulendo e cucendo i loro abiti religiosi. Questo è stata la trasparente testimonianza del suo amore per Dio e per il prossimo.
La sua fedeltà all’adorazione eucaristica merita un riferimento speciale. Non importa quanto fosse malata o quanto soffrisse, aveva la responsabilità di compiere l’adorazione eucaristica quotidiana secondo il suo turno, stabilito dal ritmo comunitario. Nel 1997 descrive così il suo amore per l’adorazione eucaristica: «Ricordo che quando visitai per la prima volta le Pie Discepole del Divin Maestro, due suore stavano pregando davanti all’Eucaristia, indossando un manto azzurro, e fui commossa dall’atmosfera pura e mistica del loro aspetto, e provai un senso di nostalgia. Durante il colloquio con loro, mi è stato detto che questa adorazione eucaristica era una missione affidatami dalla Chiesa, da svolgere in suo nome, e che questo era l’apostolato della Congregazione. Avevo ricevuto il Battesimo alcuni giorni prima e non ne sapevo nulla, ma la gioia di compiere questa preziosa missione come membro della Chiesa mi sosteneva nei giorni in cui, per la mia debole fede, anche questo diventava un peso. E mi chiedevo se l’impressione che avevo provato fosse solo il desiderio di un cuore di ragazza. In quei momenti, mi è sempre sembrato di sentire una voce che diceva: “Sono io che ti ho chiamato per questa missione”. E ho trascorso gli ultimi anni sostenuta e rafforzata da quella voce. E ora mi rendo conto che l’adorazione eucaristica quotidiana è una grande missione, una grave responsabilità e la più grande fonte di energia per la mia vita consacrata».
Il 3 dicembre 2023 è stata trasportata in ospedale in ambulanza dopo aver perso conoscenza a causa di un trauma cranico, provocato cadendo nella sua stanza. Fino a quel giorno ha svolto l’adorazione eucaristica come suo primo apostolato.
Nel momento in cui le celebrazioni del Centenario di fondazione stavano raggiungendo il culmine, Sr. M. Fidelis ci ha accompagnato nel silenzio, nella sofferenza e nella preghiera.
Il 10 febbraio, i membri della Famiglia Paolina in Giappone, che da tre anni non si erano più incontrati a causa della pandemia di Covid-19, si sono riuniti nella comunità Divin Maestro di Hachioji per condividere la gioia e la gratitudine. E Sr. M. Fidelis è tornata dal Maestro Gesù nelle prime ore del Giorno del Signore, Pasqua della settimana, a sigillo della conclusione gioiosa del giubileo di Fondazione. La fine della sua vita, tutta trascorsa come un segno dell’amore vissuto per la Chiesa, per la missione della Congregazione e per le sorelle, segni per noi, ancora pellegrine quaggiù, l’inizio di un rinnovato slancio nella missione.


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