GLI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE SOCIALE

(schema di celebrazione)

Introduzione

Guida: Fratelli, siamo qui riuniti per celebrare insieme la giornata degli strumenti della comunicazione sociale. Chiediamo al Signore di farci comprendere il grande dono che egli ci ha fatto guidando gli uomini alla scoperta di queste tecniche, e come esse possano divenire nelle nostre mani strumenti di bene o veicoli di male.

Canto (a scelta)

Saluto del celebrante

Cel.: Il Signore sia con voi.
Ass.: E con il tuo spirito.

Cel.: Preghiamo: O Dio onnipotente, autore e creatore di ogni cosa, noi ti adoriamo. Tutto ciò che è creato è partecipazione della tua sapienza, potenza e bontà. Ti ringraziamo di averci dato tutto per l’elevazione della vita presente e come preparazione di quella futura. Per Cristo nostro Signore.
Ass.: Amen.

p. 291

Prima lettura

Guida: Dopo aver creato la terra e dato ad essa la vita, Dio ha creato l’uomo e lo ha posto al vertice della creazione, sottoponendogli tutte le cose, perché le guidi al loro perfezionamento.

Lett.: Dal libro della Genesi (1,26-31)

Salmo responsoriale

Guida: Eleviamo il nostro ringraziamento al Signore, perché ha dato all’uomo la possibilità di sfruttare i beni creati trasformandoli attraverso le invenzioni in mezzi di comunicazione sociale.

Lettura del salmo 148.

Rit.: Alleluia

Seconda lettura

Guida: La parola della Chiesa ci indica l’atteggiamento più conveniente nell’uso degli strumenti della comunicazione sociale.

Lett.: Dal decreto conciliare «Inter Mirifica» (nn. 13-
14).

Riflessione

Dai pensieri del beato Giacomo Alberione:
– Apostolato è dare all’umanità la salvezza: Gesù Cristo, Via Verità e Vita (CISP 165).

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– Quando i mezzi del progresso servono all’evangelizzazione, ricevono una consacrazione, sono elevati alla massima dignità. L’ufficio dello scrittore, il locale della tecnica, la libreria divengono chiesa e pulpito. Chi vi opera, assurge alla dignità dell’apostolo (UPS I, 316).

– Sia che si viva e sia che si muoia, sia da sani che da ammalati, sia che si debba servire gli altri o che dobbiamo essere serviti noi, sempre possiamo dare Gesù al mondo e compiere l’apostolato. Alcuni lo compiranno in una maniera, altri in un’altra, ma che si senta da tutti il «dovere» della maternità spirituale, il dovere di dare Gesù al mondo (Pr RA 208).

– Apostolo è colui che porta Dio nella sua anima e lo irradia attorno a sé. Apostolo è un santo che accumulò tesori, e ne comunica l’eccedenza agli uomini. L’apostolo ha un cuore acceso di amore a Dio e agli uomini; e non può comprimere o soffocare quanto
sente e pensa. L’apostolo trasuda Dio da tutti i pori: con le parole, le preghiere, i gesti, gli atteggiamenti; in pubblico e in privato; da tutto il suo essere. Vivere di Dio! e dare Dio (UPS IV, 277-278).

Preghiera dei fedeli

Cel.: E ora preghiamo insieme Dio Padre, creatore di ogni meraviglia, affinché voglia accettare le nostre intenzioni di preghiera e gradirle insieme al sangue del Figlio suo.

Preghiamo insieme e diciamo:

Rit.: Noi ti preghiamo, Signore.

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1. Per tutti gli uomini, affinché l’uso delle tecniche audiovisive non diventi sorgente di odio e di divisione, ma sia stimolo di comunione, di pace, di fraternità.

2. Per gli operatori della comunicazione sociale, perché attraverso la stampa, il cinema, la radio, la televisione, comunichino ai fratelli tutto ciò che è buono, tutto ciò che è bello, tutto ciò che è vero.

3. Per tutti noi, perché ci poniamo con senso critico di fronte ai messaggi che ci vengono trasmessi e perché tutta la nostra vita divenga una comunicazione viva dell’amore di Cristo.

Cel.: Preghiamo: O Dio onnipotente, che desideri che il tuo regno venga su tutta la terra, concedici la grazia di utilizzare questi tuoi doni per la tua gloria e per il nostro bene. Per Cristo nostro Signore.
Amen.

Si può concludere recitando assieme la preghiera per l’apostolato della comunicazione sociale (vedi pag. 221).

Conclusione

Benedizione eucaristica.
Canto finale.

p. 294