Ufficio letture

Inno, antifone e salmi come nella festa della B. V. Maria, Regina degli Apostoli.

INNO

Gli apostoli uniti in preghiera
fedeli al comando di Cristo
attendon che i doni promessi
effonda lo Spirito Santo.

Con cuore più ardente di tutti
li accoglie e ne gode Maria:
ancella, all’ultimo posto,
diviene per grazia Regina.

Di Spirito Santo e d’ardore
Maria ha il cuore sì colmo
che a lei può ricorrere ognuno
e attingere doni in pienezza.

E tu che hai bisogno di luce
accorri con piena fiducia;
invoca la madre e regina:
da lei ogni frutto di grazia.

Darà questa madre beata
di fede una vita più intensa;
perché tu soccorra i fratelli
materna la mano ti porge.

Gesù, che per nostra salvezza
sei nato da vergine Madre,
col Padre e lo Spirito Santo
perenne a te gloria cantiamo. Amen.

 

Oppure un altro inno o canto adatto, approvato dall’autorità competente.

 

1 ant. Per la tua intercessione, o nostra avvocata,
si sono aperte a noi le porte del Paradiso, alleluia.

 

SALMO 23     Il Signore entra nel suo tempio

Le porte del cielo si sono aperte a Cristo Signore, quando è salito al cielo (sant’Ireneo).

Del Signore è la terra e quanto contiene, *
l’universo e i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondata sui mari, *
e sui fiumi l’ha stabilita.

Chi salirà il monte del Signore, *
chi starà nel suo luogo santo?

Chi ha mani innocenti e cuore puro, †
chi non pronunzia menzogna, *
chi non giura a danno del suo prossimo.

Egli otterrà benedizione dal Signore, *
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca, *
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? †
Il Signore forte e potente, *
il Signore potente in battaglia.

Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? *
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

 

1 ant. Per la tua intercessione, o nostra avvocata,
si sono aperte a noi le porte del Paradiso, alleluia.

2 ant. In me la grazia di ogni via e verità,
in me la speranza di vita e di salvezza, alleluia.

 

SALMO 45     Dio rifugio e forza del suo popolo

Sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio-con-noi (Mt 1,23).

Dio è per noi rifugio e forza, *
aiuto sempre vicino nelle angosce.

Perciò non temiamo se trema la terra, *
se crollano i monti nel fondo del mare.
Fremano, si gonfino le sue acque, *
tremino i monti per i suoi flutti.

Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio, *
la santa dimora dell’Altissimo.

Dio sta in essa: non potrà vacillare; *
la soccorrerà Dio, prima del mattino.
Fremettero le genti, i regni si scossero; *
egli tuonò, si sgretolò la terra.

Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, †
romperà gli archi e spezzerà le lance, *
brucerà con il fuoco gli scudi.

Fermatevi e sappiate che io sono Dio, *
eccelso tra le genti, eccelso sulla terra.

Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.

 

2 ant. In me la grazia di ogni via e verità,
in me la speranza di vita e di salvezza, alleluia.

3 ant. Di te si dicono cose stupende,
o madre, maestra e regina nostra, alleluia.

 

SALMO 86     Gerusalemme madre di tutti i popoli

La Gerusalemme di lassù è libera ed è la nostra madre (Gal 4,26).

Le sue fondamenta sono sui monti santi; †
il Signore ama le porte di Sion *
più di tutte le dimore di Giacobbe.

Di te si dicono cose stupende, *
città di Dio.

Ricorderò Raab e Babilonia
fra quelli che mi conoscono; †
ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia: *
tutti là sono nati.

Si dirà di Sion: « L’uno e l’altro è nato in essa *
e l’Altissimo la tiene salda».

Il Signore scriverà nel libro dei popoli: *
«Là costui è nato».
E danzando canteranno: *
« Sono in te tutte le mie sorgenti ».

 

3 ant. Di te si dicono cose stupende,
o madre, maestra e regina nostra, alleluia.

 

V/.   Tu, o Maria, sei la porta del cielo e la stella del ma­re, alleluia.

R/.   Chi ti trova, possiede la vita e attinge la salvezza dal Signore, alleluia.

 

PRIMA LETTURA

Dalla lettera ai Galati di San Paolo, apostolo
3,22 – 4,7

Per la fede siamo figli ed eredi di Dio

Fratelli, la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto il pec­cato, perché ai credenti la promessa venisse data in vir­tù della fede in Gesù Cristo.
Prima però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che do­veva essere rivelata. Così la legge è per noi come un pe­dagogo che ci ha condotto a Cristo perché fossimo giu­stificati per la fede. Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo. Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete sta­ti battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cri­sto Gesù. E se appartenete a Cristo, allora siete discen­denza di Abramo, eredi secondo la promessa. Ecco, io faccio un altro esempio: per tutto il tempo che l’erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, pure essendo padrone di tutto; ma dipende da tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal pa­dre. Così anche noi quando eravamo fanciulli, eravamo come schiavi degli elementi del mondo. Ma quando ven­ne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a fi­gli. E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito Santo del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio.

 

 

RESPONSORIO 
Cf Gal 4.4-5; Ef 2,4; Rm 8,3

 

R/. Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, * per riscattare coloro che erano sotto la legge.

V/. Nel suo grande amore per noi, Dio ha mandato il pro­prio Figlio fatto uomo, simile a noi peccatori,

R/. per riscattare coloro che erano sotto la legge.

 

 

SECONDA LETTURA

Dalla costituzione dogmatica «Lumen gentium» del Con­cilio Vaticano II sulla Chiesa

(nn. 58-59.61)

 

Maria nella vita di Gesù e della Chiesa

Nella vita pubblica di Gesù, la madre sua appare in mo­do caratteristico, fin dal principio, quando alle nozze di Cana di Galilea, mossa a compassione, con la sua inter­cessione diede inizio ai segni di Gesù messia (cf Gv 2,1-11). Durante la predicazione del Figlio raccolse le paro­le, con le quali egli, esaltando il regno al di sopra delle condizioni e dei vincoli della carne e del sangue, proclamò beati quelli che ascoltano e custodiscono la parola di Dio (cf Mt 3,35 par.; Lc 11,27-28), come ella stessa fedel­mente faceva (cf Lc 2,19 e 51). Così anche la beata Vergi­ne ha avanzato nel cammino della fede e ha conservato fedelmente la sua unione col Figlio sino alla croce, dove, non senza un disegno divino, se ne stette ritta (cf Gv 19,25), soffrì profondamente col suo Figlio unigenito e si associò con animo materno al sacrificio di lui, amorosa­mente consenziente all’immolazione della vittima da lei generata; e finalmente, dallo stesso Cristo Gesù morente in croce fu data come madre al discepolo con queste pa­role: Donna, ecco il tuo figlio (cf Gv 19,26-27). Essendo piaciuto a Dio di non manifestare solennemen­te il mistero della salvezza degli uomini prima dell’effusione dello Spirito promesso da Cristo, vediamo gli apostoli prima del giorno della Pentecoste «perseveranti d’un sol cuore nella preghiera con le donne e Maria, la madre di Gesù, e i fratelli di lui» (At 1,14); e anche Maria implorava con le sue preghiere il dono dello Spirito, che l’aveva già presa sotto la sua ombra nell’annunciazione. Infine, l’immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e con la sua anima, e dal Signore esaltata come la regina dell’universo perché fosse più pienamente conformata al Figlio suo, il Signore dei dominanti (cf Ap 19,16), il vincitore del peccato e della morte. La beata Vergine, insieme con l’incarnazione del Verbo divino predestinata fino dall’eternità a essere madre di Dio, per disposizione della divina Provvidenza è stata su questa terra l’alma madre del divino Redentore, compa­gna generosa del tutto eccezionale e umile serva del Signore. Col concepire Cristo, generarlo, nutrirlo, presentarlo al Padre nel tempio, soffrire col Figlio suo morente sulla croce, ella ha cooperato in modo tutto speciale all’opera del Salvatore, con l’obbedienza, la fe­de, la speranza e l’ardente carità per restaurare la vita soprannaturale delle anime. Per questo è stata per noi madre nell’ordine della grazia.

 

oppure:

 

Dall’insegnamento del servo di Dio Giacomo Alberione, sacerdote

(Prediche alle Suore Pastorelle, vol VIII, pp. 82-84 passim)

 

Maria madre del buon Pastore

Rivolgiamo lo sguardo alla nostra madre Maria, invoca­ta come madre del divino Pastore. Se Gesù Cristo è re, Maria è regina; se Gesù è Redentore, Maria è correden­trice; se Gesù è buon Pastore, Maria è la divina Pastora. Gesù è buon Pastore perché chiama le anime e le salva, le nutre di se stesso: «Io sono il pane del cielo» (Gv 6,41). Maria diede Gesù a tutta l’umanità, quelli che vissero, vivono, vivranno: quindi pascola le anime col suo Gesù.,.
Per essere pronta alla sua missione fu concepita imma­colata. Mai più si ripeterà il saluto dell’angelo: «Ave, gratia piena» (Lc 1,28). Maria è la piena di grazia, secon­do la sua vocazione.
La notte santissima del Natale Maria ha tra le braccia il divino Bambino che espone all’umanità perché a lui ven­ga. A quella esposizione intervengono prima gli angeli, poi i pastori perché Gesù è il Pastore divino e Maria la Pastora divina.
La divina Pastora porterà il Pastorello al tempio perché il tempio è veramente suo. Era stato profetato: «Verrà il Padrone del tempio».
Maria non solo presentò il Bambino ma poi lo crebbe, lo circondò di tutte le cure, preparando all’umanità il Sa­cerdote eterno, l’Ostia di propiziazione, il Crocifisso, il Maestro divino, il buon Pastore che cerca la pecorella smarrita. Eravamo caduti molto in basso e ci siamo an­cora, ma Gesù viene a cercarci per sollevarci. Maria assistette Gesù nella predicazione, nella passione, sempre; fece da consigliera a Giovanni a cui era stata af­fidata; raccolse nel cenacolo in preghiera gli apostoli di­spersi, pregò con loro per ottenere lo Spirito Santo; li consolava, li confortava, li assisteva nelle loro prime predicazioni; li illuminava, parlava loro dell’infanzia di Gesù.
Assisteva la Chiesa nascente, era come «Regina» degli apostoli. Ora dal cielo continua la sua missione. Non vi è grazia che non passi attraverso di lei. Tutte le grazie di cui è stata riempita la nostra anima sono passate per Maria. Anche le grazie di quest’oggi passano attraverso Maria…
Possiamo dire alla Madonna quello che diciamo a Gesù: «Tu nos pasce, nos tuére». Nutrici, dandoci il cibo cele­ste; Gesù via, verità e vita; difendici, assistici; che pos­siamo essere con te in Paradiso.

 

RESPONSORIO
Cf Lc 23.33; Gv 19,25; Lc 2,35

R/. Quando giunsero sull’altura del Calvario, lo crocifis­sero. * Presso la croce di Gesù stava sua madre,

V/. La spada del dolore trafisse la sua anima.

R/. Presso la croce di Gesù stava sua madre.

 

Te Deum

Noi ti lodiamo, Dio, *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell’universo.

I  cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell’uomo.

Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell’assemblea dei santi.

O Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.

 

ORAZIONE

O Dio, tu hai inviato nel mondo il tuo Figlio affinché ra­dunasse come buon Pastore l’umanità dispersa. Concedi al gregge, che egli ha redento e affidato nell’ora della croce a Maria sua madre, di ascoltare fedelmente la sua chiamata, per seguirlo fino ai pascoli della vita eterna. Per il nostro Signore.

V/. Benediciamo il Signore,

R/. Rendiamo grazie a Dio.

Disponibile in: Español