Messa propria

ANTIFONA D’INGRESSO  
Sal 95/96, 3-4

Narrate tra i popoli la gloria del Signore, a tutte le nazioni dite i suoi prodigi; grande è il Signore e degno di ogni lode.

Si dice il Gloria.

 

COLLETTA

O Padre,
che hai suscitato nella Chiesa
il beato Giacomo Alberione, sacerdote,
per annunciare al mondo il tuo Figlio
Via e Verità e Vita,
con le molteplici forme della comunicazione,
fa’ che, imitando il suo esempio,
dedichiamo le nostre forze
per portare il Vangelo a tutte le genti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,
che è Dio, e vive e regna con te
nell’unità dello Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli.

 

PRIMA LETTURA
1Cor. 9,16-23

Dalla prima lettera ai Corinzi

Non è infatti per me un vanto predicare il vangelo; è un dovere per me: guai a me se non predicassi il vangelo! Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. Quale è dunque la mia ricompensa? Quella di predicare gratuitamente il vangelo senza usare del diritto conferitomi dal vangelo.
Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero: mi sono fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei; con coloro che sono sotto la legge sono diventato come uno che è sotto la legge, pur non essendo sotto la legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la legge. Con coloro che non hanno legge sono diventato come uno che è senza legge, pur non essendo senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo, per guadagnare coloro che sono senza legge. Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. Tutto io faccio per il vangelo, per diventarne partecipe con loro.

 

Oppure
2Cor. 3,1-6

Cominciamo forse di nuovo a raccomandare noi stessi? O forse abbiamo bisogno, come altri, di lettere di raccomandazione per voi o da parte vostra? La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. E’ noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne dei vostri cuori.
Questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. Non però che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, che ci ha resi ministri adatti di una Nuova Alleanza, non della lettera ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito dà vita.

 

SALMO RESPONSORIALE
Salmo 88/89

 R/. Il Signore è fedele per sempre.

Canterò senza fine le grazie del Signore,
con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli,
perché hai detto:
«La mia grazia rimane per sempre»;
la tua fedeltà è fondata nei cieli. R/.

Dice il Signore:
«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide mio servo:
stabilirò per sempre la tua discendenza,
ti darò un trono che duri nei secoli». R/.

Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l’ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza. R/.

La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui
e nel mio nome si innalzerà la sua potenza.
Egli mi invocherà: Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza». R/.

 

CANTO AL VANGELO

Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia. (Gv 14,6)

 

VANGELO
Gv 14,1-14

+ Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».

 

PREGHIERA DEI FEDELI

Ammaestrati dall’esempio e dalle parole del beato Giacomo Alberione, eleviamo a Dio le nostre invocazioni per tutta l’umanità, riscattata dal sangue di Cristo e ancora assetata della sua verità, della sua guida, della sua vita divina.

Diciamo insieme: Ascoltaci, Signore.

  • Per il popolo di Dio, perché accolga il messaggio di salvezza recato dal divino Maestro e Pastore, e non si lasci sedurre da quanti abusano dei nuovi linguaggi della comunicazione.
  • Per la Famiglia Paolina, perché si senta portatrice di un dono speciale dello Spirito a tutta la Chiesa: la sequela di Cristo Via Verità e Vita, la devozione a Maria Madre e Maestra e Regina, e l’ardore missionario dell’apostolo Paolo.
  • Per tutti gli operatori della comunicazione sociale, perché promuovano i veri valori umani e cristiani, e facciano risuonare “sopra i tetti” e nelle coscienze la voce del divino Maestro e Pastore.
  • Per il laicato cristiano, perché si senta sempre più coinvolto nella nuova evangelizzazione, e testimoni nella cultura attuale la forza liberatrice del messaggio evangelico.
  • Per tutti noi, perché, consapevoli della nostra insufficienza, non ci scoraggiamo delle difficoltà, ma invochiamo umilmente la forza di Dio e contiamo con fiducia sulle “incalcolabili ricchezze della sua grazia”.

Padre misericordioso, che hai rivelato al beato Giacomo Alberione la persona di Cristo, “forma” perfetta di ogni vero discepolo, donaci la stessa fede che lo ha reso padre di molte comunità di consacrati e apostoli per il nostro tempo. Te lo chiediamo per lo stesso Cristo nostro Signore.

 

SULLE OFFERTE

Accetta, Signore, i doni che portiamo al tuo altare nella festa del beato Giacomo Alberione, e trasformaci in una lode vivente della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.

 

PREFAZIO

La vita consacrata segno del Regno

È veramente cosa buona e giusta rendere grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Dio onnipotente ed eterno.
Nel beato Giacomo Alberione,
che per il regno dei cieli ha consacrato
la vita a Cristo tuo Figlio,
noi celebriamo, o Padre,
l’iniziativa mirabile del tuo amore,
poiché tu riporti l’uomo
alla santità della sua prima origine
e gli fai pregustare i doni
che a lui prepari nel mondo rinnovato.
Per questo segno della tua bontà,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime
cantiamo l’inno della tua lode:
Santo…

 

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Gv 14,12

In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre.

 

Oppure:
Gv 15,4-5

Rimanete in me e io in voi, dice il Signore.
Chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto.

 

DOPO LA COMUNIONE

La comunione al tuo sacramento
ci santifichi e ci rinnovi, Signore,
e l’intercessione del beato Giacomo Alberione
ci aiuti a progredire ogni giorno
nella dedizione al tuo servizio.
Per Cristo nostro Signore.

 

 

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